Ande Trieste

Il Premio Donna Ande 2023 a Etta Carignani

Giovedì 26 ottobre presso la Sala Tergeste dell’ Hotel Savoia Excelsior di Trieste si terrà, alla presenza delle Autorità e delle Socie,  la cerimonia di premiazione Donna ANDE 2023, il premio dell’Associazione Donne Elettrici che la Sezione di Trieste ogni anno conferisce a una o più Donne che si sono particolarmente distinte nel lavoro, nella politica, nell’economia, nel sociale o  in branche particolari di attività civile, della ricerca scientifica, della tutela ambientale.  Distinzione che si abbina felicemente all’impegno del sodalizio in particolare per l’ evoluzione  della società e per la tutela delle libertà democratiche.  Grande infatti è l’impegno dell’Ande in particolare per lo sviluppo della coscienza politica sul diritto-dovere  del voto, sia delle donne che di tutta la società civile, come  una delle forme di libertà, di uguaglianza e di  espressione democratica più alta del Paese.

C’è chi da trent’anni porta avanti questa opera di sensibilizzazione, che si batte affinché le donne prendano parte attiva alla vita politica, impegno fondamentale in un’epoca di scarsa partecipazione come quella dei nostri giorni. Il suo nome è Etta Carignani di Novoli, Presidente da trent’anni  della Sezione di Trieste dell’ANDE che da sempre si batte per la partecipazione democratica -attraverso il voto- alla vita e al futuro del nostro Paese e  che combatte l’indifferenza dell’elettorato che mai come in questi anni è cresciuta come segno di sfiducia nelle istituzioni e nella classe politica.

Il premio Donna ANDE 2023 dunque va quest’anno ad una donna d’eccellenza che incarna i valori dell’imprenditorialità, dell’etica, del lavoro delle donne, dell’impegno sociale. Una donna coraggiosa, che ha conosciuto la guerra e le persecuzioni, che ha vissuto da vicino la questione triestina ma che, soprattutto, ha saputo dare un esempio di forza, determinazione e rinascita anche nelle circostanze più drammatiche.

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Leggi l’articolo de Il Piccolo 27 ottobre 2023

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Servizio fotografico di Fabio Parenzan